Umani? Mai sentito parlarne…

Tutto ebbe inizio 15 miliardi di anni fa, quando avvenne il cosiddetto Big Bang. Prima di allora spazio, tempo e materia si trovavano in una forma totalmente diversa da come la conosciamo noi oggi. La materia era compressa in più di 100 miliardi di tonnellate per centimetro cubo! Non esistevano le particelle elementari come quark, elettroni, protoni, neutroni…

La temperatura era elevatissima , nell’ordine di triliardi di triliardi di triliardi di gradi e dovemmo attendere almeno un decimo di un milionesimo di un triliardesimo di un triliardesimo di un triliardesimo di secondo dal Big Bang affinché la temperatura scendesse a livelli tali da permettere la formazione di una prima forza, la forza di gravità.

Dopo qualche triliardesimo di triliardesimo di secondo, quando l’universo era ormai quasi fresco (qualche miliardo di miliardo di gradi), iniziò a costituirsi la prima forma di materia: presero vita elettroni e quark ma per equilibrare la situazione nacquero anche anti-elettroni e anti-quark, costituenti l’antimateria.

Seguirono la nascita delle forze nucleari e della forza elettromagnetica. Se materia e antimateria fossero rimaste in parità, l’universo sarebbe rimasto “statico”, perché materia e antimateria si sarebbero annichilite e noi non saremmo qui, ma per qualche strano motivo, dopo un intero secondo, la materia prese il sopravvento.

Un minuto dopo, tramite reazioni di fusione nucleare, i primi nuclei di idrogeno diedero vita a nuclei più pesanti come l’elio e il litio.

Dovettero passare molte migliaia di anni affinché i primi nuclei riuscissero ad impadronirsi degli elettroni, dando vita agli atomi.

Molti miliardi di anni dopo questi atomi si aggregarono dando vita a nubi di polvere, che collassando sotto la propria forza di gravità diedero vita alle stelle e pianeti. Tutti i corpi celesti formatisi si aggregarono in sistemi, dando vita a delle intere galassie.

Miliardi di miliardi di galassie. Miliardi di miliardi di stelle. Miliardi di miliardi di pianeti.

Su uno di questi pianeti, un piccolo, insignificante, irrisorio pianeta, grazie a fattori del tutto casuali, come la sua posizione strategica esterna alla galassia, una fonte costante di luce e calore e un’abbondanza di elementi pesanti e di carbonio, si formò una sostanza liquida, inodore e insapore, costituita da idrogeno e ossigeno: l’acqua.

Quella sostanza fu l’incubatrice di miliardi di specie viventi; tra queste alcune passarono sulla terraferma evolvendosi.

Le condizioni climatiche sulla Terra variavano in continuazione mettendo a dura prova queste specie viventi. Molte di queste morirono sparendo per sempre mentre le altre, le più forti, sfruttarono la carta dell’evoluzione. Grazie all’evoluzione furono in grado, in tempi molto lunghi, di modificare la proprie caratteristiche, la propria struttura genetica.

Una di quelle specie è l’uomo e uno di questi, sta leggendo questo articolo.

L’uomo è la specie che è riuscita ad evolversi meglio delle altre. È stato il primo a scoprire che utilizzando degli strumenti sarebbe stato in grado di prevalicare su altre specie molto più forti. Si è evoluto, ha migliorato le proprie condizioni di vita e ha generato strumenti che gli hanno permesso perfino di allontanarsi dal suo pianeta nativo. Grazie a questi strumenti potrebbe distruggere un intero pianeta (vedi bomba atomica e le varie armi nucleari).

Ma non dimentichiamo che è sempre una specie tra miliardi, su un pianeta tra miliardi di pianeti, in miliardi di sistemi, in miliardi di galassie e in chissà quanti universi.

La storia dell’universo è iniziata 15 miliardi di anni fa, e durerà ancora molti miliardi di anni. Quella dell’uomo è di appena qualche milione di anni, ed è destinata a finire.

È iniziata e finirà. Nessuno saprà nulla di noi, come noi non sappiano nulla di coloro che vennero prima di noi.