Archivio per settembre, 2011

Sui problemi con la connessione Wifi Unina e soluzione con Proxy

I problemi con la connessione WiFi della Federico II di Napoli non finiscono mai!

Tutto è iniziato al ritorno dalle vacanze, quando ho provato a collegarmi senza successo sia da cellulare che da computer. Dopo tre giorni di insuccessi ho contattato il CSI per sapere se ci fossero problemi o cambiamenti nella configurazione della connessione e loro, molto professionalmente, non mi hanno neanche lontanamente cagato.
Fortunatamente un collega mi ha suggerito di rieffettuare l’attivazione del wifi dalla mia pagina personale Unina, e dopo poco tempo sono finalmente riuscito a collegarmi.
Chi ha quindi questo tipo di problema e non riesce a collegarsi alla rete wifi, deve rifare l’attivazione del wifi da questa pagina, cliccando su “Attiva Wifi” (sì, come quando vi siete connessi la prima volta).

Da un paio di giorni, invece, il problema è diverso. Chi ha provato a collegarsi da Agnano (e chissà da quali altre sedi) avrà senz’altro notato che è possibile collegarsi alla rete, ma non è possibile accedere ad internet. Facendo un po’ di prove mi sono reso conto che è in realtà possibile accedere soltanto al sito Unina.it e ai suoi sottodomini.
A questo punto mi è venuta un’idea!
Forse non tutti sanno che l’università mette a disposizione un proxy, ossia uno strumento per collegarsi da casa ad internet tramite la connessione dell’università, per poter accedere a dei servizi che richiedono un indirizzo ip della Federico II. Perché allora non provare ad usare questo proxy stesso dall’università, dato che il problema è proprio l’accesso ad internet?
Ho settato il cellulare con le impostazioni di questo proxy ed ero nuovamente online 😀

Per poter navigare dal vostro dispositivo, i dati del proxy sono:
Indirizzo: http://proxy.unina.it
Porta: 3128
Nome utente: la vostra e-mail istituzionale
Password: la password dell’e-mail

Questi dati vanno inseriti nel browser del dispositivo da cui vi collegate. Ad esempio per:
Firefox da computer:
Modifica -> Preferenze -> Avanzate (scheda) -> Rete (tab) -> Impostazioni (Connessione) -> Configurazione manuale dei proxy.

Per cellulari Symbian:
Impostazioni -> Connessione -> Punti di accesso -> Wifi Unina -> Impostaz. di prot. WLAN -> Opzioni -> Impostazioni avanzate. Impostate quindi come indirizzo del proxy http://proxy.unina.it e non quello dell’immagine!)

Per N900 (Maemo):
Impostazioni -> Impostazioni di rete -> Connessioni -> Modifica -> Avanti … -> Avanzate

Purtroppo la navigazione con proxy ha alcuni svantaggi, infatti il proxy non supporta tutti i protocolli, quindi la semplice visione di pagine web e il download di file sono assicurati, ma l’utilizzo di programmi come Messenger, Skype e Torrent potrebbe non avere successo.

Per ulteriori informazioni sul proxy Unina, vi rimando al link ufficiale: http://www.sirelib.unina.it/proxy.html
Buona navigazione 😉

Aggiornamento 16/10/2011

È disponibile un sito web interno al dominio unina.it (e quindi accessibile anche in caso di guasto alla rete) che monitora il funzionamento della rete WiFi Unina. Ecco l’indirizzo:
http://wifed.scope.unina.it/


La Gelmini sull’esperimento al Cern

Come avrete senz’altro sentito dire, al CERN è stato effettuato un esperimento in cui è stato sparato un fascio di neutrini tra il laboratorio del Gran Sasso e il CERN di Ginevra.
L’esperimento (OPERA) doveva studiare il fenomeno dell’oscillazione dei neutrini e consisteva nello sparare un fascio di neutrini all’interno della roccia, tra i due laboratori distanti 730 km.
L’interazione dei neutrini con la materia è talmente bassa, che è come se viaggiassero nel vuoto. Ciò che è accaduto, è che i neutrini sono arrivati da un laboratorio all’altro prima del previsto, hanno infatti impiegato 60 nanosecondi (6·10-9 secondi ) in meno rispetto alla luce. Affermare comunque che è stata superata la velocità della luce è un’affermazione troppo grossa, dato che comunque stiamo parlando di valori che si discostano di poco dalle previsioni. Basta che la distanza tra i due laboratori differisca di soli 18 metri (su 730 km sono lo 0.0025%) che i conti ritornano. Ovviamente le misurazioni fatte sono state ripetute più e più volte, e si basano su calcoli statistici, ma nulla vieta la possibilità di un errore sistematico che abbia sballato tutto.

Alla luce di tutto ciò, oggi ho letto questo fantastico articolo del nostro Ministro dell’I-S-T-R-U-Z-I-O-N-E, Mariastella Gelmini.

Ufficio Stampa

Roma, 23 settembre 2011

Dichiarazione del ministro Mariastella Gelmini
“La scoperta del Cern di Ginevra e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare è un avvenimento scientifico di fondamentale importanza.”

Rivolgo il mio plauso e le mie più sentite congratulazioni agli autori di un esperimento storico. Sono profondamente grata a tutti i ricercatori italiani che hanno contribuito a questo evento che cambierà il volto della fisica moderna.
Il superamento della velocità della luce è una vittoria epocale per la ricerca scientifica di tutto il mondo.

Alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l’esperimento, l’Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro.

Inoltre, oggi l’Italia sostiene il Cern con assoluta convinzione, con un contributo di oltre 80 milioni di euro l’anno e gli eventi che stiamo vivendo ci confermano che si tratta di una scelta giusta e lungimirante”.

Chi glielo spiega che non c’è nessun tunnel tra Ginevra e il Gran Sasso?
Non sa neanche come vengono investiti i nostri soldi. Il Ministro dell’Istruzione.

Il link al comunicato: http://www.istruzione.it/web/ministero/cs230911 [FreezePage]